Nell’isolamento del gesto creativo
L’interrogativo che, più di tutti, ci si è posto pensando alla situazione presente, uno domina rispetto agli altri: dove e a cosa ci porterà questa sospensione e chiusura totale?
L’interrogativo che, più di tutti, ci si è posto pensando alla situazione presente, uno domina rispetto agli altri: dove e a cosa ci porterà questa sospensione e chiusura totale?
In occasione del prossimo BTO – Travel on life, che si terrà alla Stazione Leopolda di Firenze il 12 e 13 febbraio 2020, La Jetée è lieta di presentare THE SOUND OF THE CROWD N.2, un’istallazione di arte generativa realizzata con la collaborazione dell’artista sound designer Gianpaolo Capobianco. L’installazione utilizza un nuovo modo di coinvolgere il pubblico che affluisce presso gli spazi della manifestazione, trasformando il flusso delle persone in transito, in musica elettronica e in una rappresentazione infografica.
Le case automobilistiche americane, già da tempo, sono tenute ad avvertire i conducenti dei pericoli scrivendo sugli specchietti retrovisori delle autovetture: “Object in a mirror are closer than they appear” ». Questa frase, oggi, appare un monito o forse, se vogliamo, un avvertimento del futuro a venire.
Con l’arrivo della bella stagione aumenta il numero delle manifestazioni e degli eventi dedicati alla fotografia e soprattutto si aprono uno dietro l’altro molti Festival, che più o meno grandi, raccolgono sempre numerosi e interessanti incontri, presentazioni, mostre, workshop e concorsi.
Ecco quindi una nutrita raccolta dei festival di fotografia in programma per il mese di maggio in Europa e un po’ in tutto il mondo…
Quando abbandoni la pianura geometrica, quella dei capannoni industriali che si susseguono senza soluzione di continuità lungo la via Emilia, e ti addentri lungo strade secondarie che portano alla bassa, verso il Po’, allora il paesaggio pur rimanendo di una piattezza stupefacente, inizia a mutare. Più ci si avvicina al fiume, più si entra dentro la bassa. La sensazione che si ha approssimandosi al serpentone d’Italia è quella di sprofondare. Anzi, penso che a un certo punto fra Reggio Emilia e mettiamo, Guastalla, lo sprofondamento è tale che si passa da un’altra parte. Si, perché entrare nella bassa è entrare in un territorio diverso da quello conosciuto.
Carcasse d’auto, furgoni, camion e altra ferraglia che un tempo faceva da ingranaggio, ammortizzatore o cuscinetto abbandonati in uno sfasciacarrozzi fuori città. La natura umida ricca di muschi cresce sotto i cofani, sfonda i parabrezza e lunotti, li rosicchia o semplicemente favorisce, quel processo di ossidazione delle parti ferrose che prende il nome di ruggine. Il ferro abbandonato all’aria è all’acqua compie una metamorfosi su i metalli, trasforma lo sportello: lo piega e lo sfalda.