La disseminazione museale del futuro.

La disseminazione museale del futuro.

di Chiara Sordini in Notizie, Novità ed Eventi

Oggi, le istituzioni culturali sono chiamate alla costruzione di una nuova stagione progettuale, senza perdere di vista la sempre più scarsa disponibilità di risorse economiche a disposizione. Spinti da una rinnovata vitalità, i musei ci hanno fatto assistere ad una drastica traslazione comunicativa delle loro attività nella dimensione virtuale, accelerando dei processi già avviati e in atto da tempo. Le iniziative sono state molteplici, in realtà fortemente incentivate dall’emergenza Covid-19. Con l’inevitabile congelamento del contesto museale ed altri settori vitali, come la scuola, è giunta l’occasione di ripensare un campo d’azione strategico e operativo; poter integrare educazione e apprendimento scolastico wycon con la fruizione museale in un unico grande progetto, superando quel limite che li vede ancora oggi non del tutto amalgamati fra loro. Mai, in realtà, è stato pensato concretamente, così come immaginare un utilizzo ampio del digitale al di là di quel trasloco temporaneo al quale è stato costretto. Le potenzialità di questo strumento sono molteplici. Per poterle sfruttare, esistono realtà professionali in grado di costruire racconti e narrazioni interattive con il tramite di prodotti virtuali; tutte occasioni che permetterebbero ai musei di arricchire l’offerta culturale. Grazie ad esperienze come il documentario interattivo, la virtual reality e la realtà aumentata, fra le altre, lo spettatore entra a far parte di una dimensione attiva, esperienziale e partecipativa. C’è bisogno di fare educazione virtuale, ma ancor di più all’interno del museo, che nell’immaginario collettivo prevale come “contenitore” chiuso e polveroso, un luogo da salvaguardare, tutelare e proteggere. Va considerato, in realtà, come una vera e propria scuola, aperta a tutti, dove la memoria collettiva si integra con la società, la comunità, il territorio e molto altro ancora. Non esistono limiti e confini nella divulgazione di contenuti culturali, oggi sempre più interattivi e digitali. In questo senso, la scuola ha bisogno di strumenti che possano spingere verso nuove “esperienze” didattiche, che forse si identificheranno sempre meno con la classe o l’aula e sempre più con il museo e viceversa. I processi educativi, oggi ancor più “collegati”, sono oramai indirizzati verso il supporto della tecnologia nelle attività di apprendimento; e il museo, in questo senso, si può considerare come un erogatore di servizi educativi perfettamente integrati con il sistema scolastico. 

Foto: Thomas Struth

 

22 Giu 2020