The sound of the crowd / L’istallazione multimediale, digitale, sonora e generativa “The sound of the crowd” interpreta un nuovo modo di coinvolgere il pubblico trasformando il numero delle presenze in arte visiva e sonora
L’istallazione multimediale, digitale, sonora e generativa “The sound of the crowd” interpreta un nuovo modo di coinvolgere il pubblico, in occasione della manifestazione “Internet Festival-Forme di Futuro di Pisa, trasformando il numero delle presenze in arte visiva e sonora, per un prodotto artistico di sound creativo e “contemporaneo”.
Il progetto ha promosso l’attività dell’artista e sound designer Gianpaolo Capobianco nella realizzazione della sua opera prima, con il supporto da parte dell’expertise de La Jetée, executive producer. Il progetto è cofinanziato da SIAE e MIBAC, nell’ambito dell’iniziativa “PER CHI CREA” e realizzato da Fondazione Sistema Toscana.
Attraverso la tecnica della Face Recognition, in una fusione innovativa tra intelligenza artificiale, il sound generativo in Auro-3D e la Data visualisation si giunge alla realizzazione di una vera e propria opera d’arte. Dall’analisi dei dati estrapolati dalle telecamere di sorveglianza installate in quattro location esterne alla kermesse pisana, si è proceduto a contare non solo il numero degli spettatori in ingresso e in uscita ma anche a stabilirne ulteriori specifici parametri. Vera e propria materia prima per la produzione della composizione sonora, questa “orchestra di folla” è inconsapevole, spontanea, ma ogni volta creativa di nuove sinfonie.
I dati in continua evoluzione, catturati dall’occhio dell’ “artista-telecamera”, creano uno scenario sonoro, auto-generante, un “racconto” riflesso della variabilità della folla in movimento. Ognuno di questi soundscapes sono individuati e rappresentati graficamente su un visual di 75 pollici o data visualisation, con infografica generativa del flusso delle persone in movimento, collocato in una sala all’interno delle Benedettine. Protagoniste dell’allestimento dal gusto minimal e retrò le quattro lampade modello Cobra del 1962, del designer e imprenditore italiano Angelo Lelii, gentilmente concesse da Arredoluce, storico marchio del design italiano. I quattro cubi sui quali sono posizionate corrispondono al numero delle location esterne di rilevamento del pubblico. Dalla somma dei dati ottenuti dal rilevamento corrisponde il suono generale, mentre i suoni emessi dai singoli cubi sono i dati riferiti alla singola location. Da questo si otterranno cinque livelli sonori, dei quali i visitatori ne rappresentano l’anima artistica originaria, in una trasformazione continua e variabile, ma soprattutto replicabile nei più svariati contesti in cui domina il pubblico di massa.
L’opera si ispira alle idee futuristiche del compositore e pittore Luigi Russolo che aveva sperimentato, già nel 1913 con L’arte dei rumori, la combinazione creativa tra musica e tecnologia; allo stesso modo, Gianpaolo Capobianco intende creare “una nuova sinfonia di rumori” prodotta dalla folla.
Cliente:
Fondazione Sistema Toscana
Brand:
Internet Festival
Tecnologia:
Face detection
Face recognition
Open CV
Html5
Deliverables:
Artificial Intelligence
Visual Design
Sound Design