Nell’isolamento del gesto creativo
L’interrogativo che, più di tutti, ci si è posto pensando alla situazione presente, uno domina rispetto agli altri: dove e a cosa ci porterà questa sospensione e chiusura totale?
L’interrogativo che, più di tutti, ci si è posto pensando alla situazione presente, uno domina rispetto agli altri: dove e a cosa ci porterà questa sospensione e chiusura totale?
L’anno zero per il mondo della cultura si chiama Covid-19. Un’emergenza senza precedenti, dove il settore è uno di quelli maggiormente colpiti dalla crisi e sul quale avviare una riflessione che non si può più rimandare…
Come cambia il racconto di un luogo e la sua promozione turistica nell’era del digitale? Le distanze fisiche si accorciano e le nuove frontiere narrative si spingono tanto lontano quanto la tecnologia e la creatività ci consentono.
Storytelling, video storytelling, webdoc, webseries, tool e piattaforme tecnologiche: questi sono soltanto alcuni dei modi attraverso i quali vivere e condividere un luogo, per attivare percorsi di partecipazione della comunità che lo abita e trasformarlo in un’attrattiva ed emozionale meta turistica.
Tempo fa, sul blog Fotocrazia tenuto da Michele Smargiassi su Repubblica.it si è parlato di Storytelling. Smargiassi ha gettato il sasso nella stagno, forse potremmo dire che c’è la ha tirato con forza, un pò come quando, consapevoli del risultato della propria azione, la vuoi amplificare per creare delle belle onde e un bel pò di schizzi. Allora risposi con un post argomentando quanto pensavo sullo storytelling e la sua estensione visual, che ora qua ripubblichiamo. Pur non esaurendo il discorso su argomento così ampio e complesso, il post cerca di delimitare un pezzo di terra ferma nei mari agitati della comunicazione. Per leggere l’articolo di Michele di Smargiassi e relativi interventi vedi qui.
Un po’ schematicamente, possiamo dire che gli studi sulla narrazione si sviluppano secondo tre principali direttrici. La prima si misura con la dimensione orizzontale della narratività diffusa. Ovunque volgiamo lo sguardo scopriamo comunicazioni narrativamente impostate, cioè messaggi che evocano storie: che insinuano, suggeriscono, presuppongono, configurano storie.