Phototelling / I fotografi sono dei narratori che hanno deciso di mostrare quanto altri tentano di spiegare.

workshop fotografia europea reggio emilia phototelling 1

Dove e Quando:

Fotografia Europea – Reggio Emilia, Musei Civici.
Venerdì 30 Maggio 2014, dalle 18.00 alle 21.00,
Sabato 31 Maggio e Domenica 1 Giugno, dalle 10.00 alle 18.00.

Nei mesi successivi i partecipanti saranno seguiti attraverso un tutoring on line, che consisterà in tre revisioni di progetto. Date da definere durante il workshop.

Durata:

Un fine settimana lungo, 15 ore di lezione totali.

Posti Disponibili:

Il corso è a numero chiuso
massimo 20 studenti.

Docenti:

Mario Dondero, Antonio Costa,
Roberto Malfagia, Emanuele Nappini.

Iscrizione e Costi:

Il costo totale è di 250 Euro.
Il Workshop è organizzato in collaborazione con Fotografia Europea 2014 e Doppiozero.

Fotografia Europea 2014 - Reggio Emilia    Doppiozero Logo

Per partecipare è necessario compilare il modulo d’iscrizione online e versare la relativa quota tramite paypal o bonifico bancario entro il 26 Maggio 2014.
Per ulteriori informazioni puoi consultare la sezione Iscrizioni e Prenotazioni oppure contattaci. Altrimenti se sei già pronto procedi:

Iscrizione Online →
Fotografia + Storytelling

“Con la fotografia noi disponiamo, oggi, di uno straordinario strumento per la riproduzione delle immagini. Ma la fotografia è assai di più, nella misura in cui essa è divenuta, oggi, un mezzo per introdurre in campo ottico qualche cosa di completamente nuovo nel mondo.”

Laszlo Moholy-Nagy, Un nuovo strumento per la visione, 1932

Che cosa è?

Phototelling è un workshop che ha l’obiettivo di trasmettere gli elementi propri della narrazione visiva applicata alla fotografia. Sarà illustrato come concepire, sviluppare e organizzare il materiale narrativo lungo una sequenza fotografica e come combinare tecniche narrative e tecniche compositive per realizzare un racconto fotografico efficace e avvincente. Le somiglianze e le differenze tra fotografia, cinema, televisione, fumetto, illustrazione e media interattivi, fra opere narrative e non, saranno esplorate attraverso letture e discussioni.

Come Funziona?

Il workshop è suddiviso in una parte teorica e una laboratoriale. Accompagnati dai fotografi Mario Dondero e Antonio Costa, in due incontri da tre ore ciascuno, verranno perlustrati i territori della narrazione visiva, definendo limiti e confini del narrare tramite le immagini. Tre incontri da quattro ore invece insieme a Roberto Malfagia ed Emanuele Nappini indagheranno le tecniche narrative e visive. Saranno presi in esame gli elementi di costruzione di un mondo narrativo, di definizione della struttura drammaturgica e della trama di una storia. Il workshop si articola lungo tre giornate: venerdì, sabato e domenica. Durante le giornate del workshop ogni partecipante sarà stimolato a individuare un progetto di narrazione visiva. In seguito tale progetto sarà seguito ed editato attraverso tre incontri di tutoring on-line.

Docenti

Mario Dondero. Di origini genovesi, è una delle più originali figure del fotogiornalismo contemporaneo. Giovanissimo partigiano nella Val d’Ossola, si è accostato molto presto al giornalimo, prima scritto poi fotografico, iniziando a collaborare nei primi anni Cinquanta a “L’Avanti”, “l’Unità”, “Milano Sera”, “Le Ore”. Legato al cosiddetto gruppo dei “Giamaicani” (i frequentatori del Bar Jamaica a Milano, di cui è presidente: Alfa Castaldi, Camilla Cederna, Luciano Bianciardi, Giulia Niccolai, Carlo Bavagnoli, Ugo Mulas, Uliano Lucas), nel 1955 si sposta a Parigi dove collabora con “L’Espresso”, “L’Illustrazione Italiana”, “Le Monde”, “Le Nouvel Observateur”. Frequenta e ritrae scrittori e intellettuali francesi (Roland Topor, Claude Mauriac, Daniel Pennac). Tra le sue foto più celebri, quella del gruppo degli scrittori del Nouveau roman scattata a Parigi nell’ottobre del 1959 davanti alla sede delle Editions de Minuit. Il suo interesse per l’Africa si è manifestato attraverso la collaborazione alle riviste Jeune Afrique, Afrique-Asie, Demain l’Afrique. In Francia, a metà degli anni Cinquanta, ha collaborato a Regards (la leggendaria rivista comunista che pubblicò fra le prime le fotografie di Roberto Capa e Gerda Taro sulla guerra di Spagna). Ha poi lavorato da Parigi per Il Giorno nel periodo della Guerra d’Algeria. In Italia ha collaborato a lungo con Vie Nuove, Tempo illustrato, L’Europeo, L’Espresso, Epoca sia all’epoca in cui la rivista era diretta da Enzo Biagi sia in quello più recente in cui fu diretta da Carlo Rognoni. Dalla loro nascita ha iniziato a pubblicare sul quotidiano il manifesto e sul settimanale Diario di Enrico Deaglio. Negli anni Sessanta ha realizzato alcune “fotostorie” per la Tv dei ragazzi (Rai) e alcuni corti per l’Antenna cinematografica del Pci Unitelefilm. Appassionato di radiofonia ha collaborato con la sezione italiana della Bbc e recentemente ha condotto con Emanuele Giordana alcune trasmissioni di per Radio3 (Rai) dedicate alla storia del fotogiornalismo (2012-2013). Ha esposto le sue fotografie in moltissime occasioni e in tantissime città italiane e straniere. Noto per il suo impegno civile e sociale, ha documentato in Afghanistan il lavoro delle équipe mediche di Emergency, di cui è un attivo sostenitore. Ha realizzato un inserto fotografico sul disastro della motonave Elisabetta Montanari per il libro Il costo della vita. Storia di una tragedia operaia di Angelo Ferracuti, pubblicato da Einaudi nel 2013 (ISBN 9788806211059). È Camallo Onorario della Compagnia unica dei portuali genovesi e Socio Onorario dell’Accademia di Brera. Vive a Fermo, nelle Marche.

Antonio Costa. Sono nato a Palermo il 10 maggio 1973 da una famiglia che aveva fondato una rinomata pasticceria. Nel 1991 mi sono trasferito a Milano per studiare presso la Nuova Accademia di Belle Arti, terminati gli studi mi è arrivata la “cartolina” per fare il sevizio militare e sono stato un anno distaccato nel mezzo del Mediterraneo in una remota base dell’Aeronautica Militare. Assolti gli obblighi militari sono ritornato a Milano dove ho cominciato a lavorare sui set di produzioni cinematografiche e pubblicitarie imparando il mestiere del cineoperatore e del direttore della fotografia, mestiere che faccio tutt’ora alternandolo a quello di fotografo per la moda. Nel bel mezzo di tutto ciò c’è un soggiorno di alcuni mesi a New York fino al maggio del 2001, la nascita di mio figlio Aliseo nel 2003 e la morte di mio padre nel 2012

Roberto Malfagia, diplomato nel 2004 al Master in tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino, ha insegnato scrittura creativa e sceneggiatura di cortometraggi per scuola Holden. Ha collaborato con Holden Art per progetti sulla narrazione dei beni culturali e fatto parte del progetto di ricerca “Nuovi linguaggi museali” per Fondazione Intesa – San Paolo. Ha scritto e co-diretto il documentario “Il Popolo Alto”, lo spettacolo teatrale “Dissezioni”, articolista per riviste come Verso Magazine, Opere Rivista della Fondazione Professione Architetto. Ha collaborato con L’Università degli studi di Parma e Università degli studi di Ferrara per seminari di narrazione. E’ stato collaboratore di redazione per case editrici tradizionali (Giunti) e per case editrici multimediali (Scala Group, E-ducation.it) dove si è occupato di e-learning. Attualmente è Picture Editor, curatore e didatta.

Emanuele Nappini, fotografo indipendente si occupa di immagine e comunicazione collaborando con associazioni, istituzioni e aziende sia in Italia che all’Estero. Ha esposto in numerose occasioni i propri progetti fotografici di ricerca ricevendo diversi riconoscimenti, tra cui lo sponsor Canson per il progetto “Tale of Yore”. Ha pubblicato per riviste come Opere – Rivista della Fondazione Professione Architetto, AD Germany (gruppo Condé Nast) e numerosi magazine online. Attualmente vive e lavora a Firenze come consulente per la comunicazione e fotografo.